Challenge Apptraverso la Calabria

Analisi stilistica video vincitori di Giacomo Triglia

Quello che più è interessante è che ogni ragazzo ha usato una tecnica di ripresa specifica e l'ha perseguita per tutto il video, senza quindi fare un mix disordinato di tecniche e stili, cosa che purtroppo vediamo in produzioni ben più importanti, dimostrando un forte, seppur migliorabile, ma per quello c'è tempo, senso di autorialità, quello che emerge è: Scelgo di girare e raccontare con questo stile e lo faccio per tutto il video, ho le idee chiare su cosa voglio raccontare, e so come raccontarlo.

C'è chi ad esempio come Mario Morelli, primo classificato, ha scelto di giocare con le transizioni, siano esse puramente visive come all'inizio del video quando troviamo la ragazza alla finestra, sia quando le transizioni diventano temporali, per rappresentare i ricordi, i flashback che la ragazza ha guardando le fotografie, con un forte impatto emotivo e un buon uso del montaggio (link del video: https://fb.watch/5sF2mijRPb/)

Simone Rota, secondo classificatoha scelto di improntare tutto sulle riprese aeree, quindi anche qui fin dall'inizio una chiara scelta perseguita per tutto il video con un mix di carrellate verticali e orizzontali che dimostrano già una sapiente conoscenza del mezzo tecnico (link del video: https://fb.watch/5sF5aLCCXO/ ).

Vincenzo Altomare, terzo classificato, alterna delle inquadrature fisse ad ampie panoramiche orizzontali, una scelta stilistica classica ma ben realizzata, uno stile documentaristico utile a raccontare un luogo dando allo spettatore il tempo di fruizione necessario per metabolizzare bene i contenuti (link del video: https://fb.watch/5sEV267Cim/).

Serena Talarico usa la tecnica della soggettiva e realizza un video interamente in pov (point of view), attraverso l'uso di transizioni "mascherate" attraverso un gioco di quinte, utili a simulare un pianosequenza ben raccontato, qui oltre alla tecnica di ripresa, più sperimentale rispetto agli altri, c'è un'idea di montaggio precisa che ben si concatena alla fase di shooting.

Vincenzo Malvasi racconta un paesaggio a lui caro con l'uso di ampie panoramiche laterali quasi a 180°, ma lo fa ideando dei contromovimenti di macchina da presa destra-sinistra sinistra-destra, anche qui c'è una chiara idea iniziale, e personale, perseguita fino alla fine.